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  • Il punto della situazione ad un anno dalla nascita

    È passato quasi 1 anno da quando ho aperto questo sito.

    E, come dire, questo sito piange. Con un tema basico, solo 2 articoli pubblicati, e nessun contenuto utile, si può dire che non mi sono dato da fare per questo sito.

    La mia missione, insomma, non sta proseguendo ed è tutta colpa mia: in questo tempo mi sono concentrato su altro, tralasciando le cose importanti a favore delle cavolate.

    Mi sono trastullato con cose inutili a me e non ho attuato nulla per migliorare la mia vita, né per migliorarla agli altri.

    Cosa è successo

    Ho speso tanti soldi per acquisire materiale, digitale e non, riguardo il tema, con l’obiettivo di poi spulciarmelo e sia applicarlo alla mia vita, sia crearne altro basato su esso.

    Tuttavia, alcune dipendenze che ho, che mi penalizzano anche socialmente (in particolare, la dipendenza dai social media), mi hanno impedito di concentrarmi su ciò.

    Per di più la mia immagine online è stata compromessa a causa dello stare con gente (ovviamente online) che non mi conosce né dovrebbe avere a che fare con me (anche a causa dell’età), in quanto non ci condivido interessi.

    Questa pagina sul sito di uno di essi, che tra l’altro ho ampliato di mio pugno in quanto parziale e incompleta, descriverebbe il mio sito dal punto di vista di gente non solo non interessata a me, ma addirittura intenta a danneggiare la mia reputazione. Sì, la social proof così essenziale nei rapporti interpersonali.

    Se non sono a rischio arresto (e in tal caso mi sequestreranno senza senso anche sto dominio, ponendo fine al mio sogno per sempre) per un motivo o per l’altro, sono comunque a rischio di collassare emotivamente.

    Sto cercando aiuto psicologico e forse legale in merito.

    Cosa succederà

    Grazie all’aiuto psicologico, e al rinnovato interesse in materia, mi interesserò di nuovo in questo sito, e lo farò rinascere, stavolta per davvero.

    La mia missione di fornire a basso costo materiale per riportare l’amore nel mondo si deve realizzare.

    E solo io mi ritengo in grado di farlo. Non quegli imprenditorucoli da quattro soldi che ti fanno pagare 60 euro un PDF, e 1000 euro un “””videocorso””” con lo stesso contenuto, e se li distribuisci ti privano della libertà personale (il famoso discorso del copyright). E soprattutto non dei bulli (specie se minorenni senza esperienza) di ideologie estremiste.

  • Viola, alias provaci con me e sei in galera

    Il desiderio fondamentale di una donna è quello di stare al sicuro, il che vuol dire che la sua intimità, il suo modo di essere e di vivere, non può e non deve essere violato.

    Tuttavia, più e più volte, nella storia e nell’attualità, si sono registrati tentativi anche fatali di violare questa intimità e questa sicurezza, generalmente da parte del genere maschile, che di questa intimità neanche ha la concezione a volte.

    Sulla base di questo, molti movimenti, tra cui i vari femminismi, si sono impegnati per promuovere iniziative per prevenire ciò e garantire una esistenza migliore alle donne.

    In molti Paesi sviluppati, tali iniziative sono già diventate leggi.

    Non in Italia, dove una nota associazione (di cui non facciamo il nome) ha lanciato e sta promuovendo iniziative per tutelare le donne, usando un colore tradizionalmente associato all’universo femminile, il viola appunto.

    Tra tali iniziative, ne spiccano due in particolare: un corso di formazione per attività pubbliche e una applicazione per videochiamate.

    I Punti Viola

    Il progetto Punti Viola sta formando diverse attività a contatto con il pubblico in giro per l’Italia per educare il personale sensibilizzandolo riguardo le molestie e la violenza.

    I centri aderenti, che l’associazione mira a far diventare veri e propri presìdi, devono inoltre esporre abbondante materiale informativo.

    L’obiettivo generale sarebbe (a loro dire) quello di attivare il cittadino nel contrastare la violenza partendo dal territorio, unendo le vittime di violenza in una vera e propria rete, e rendendo le città più sicure e più informate.

    L’iniziativa sta già riscuotendo successo, specie nelle grandi città.

    L’app Viola

    Questa non è una applicazione come tutte le altre: Viola (anche nota come Viola Walk Home) è una applicazione di videochiamate disponibile 24/7 rivolta al genere femminile.

    L’applicazione ricalca e migliora un fenomeno diffuso a partire dal 2020, quello delle dirette su Instagram per strada a scopo di intimidazione e supporto reciproco, ed è presente anche su quest’ultimo social con il suo servizio sicuro e privato di videochiamate.

    Al momento, è in fase di test e le videochiamate con le volontarie devono essere prenotate con almeno un’ora di anticipo.

    L’applicazione è ricca di funzioni, e mette in contatto utenti che non si sentono sicuri per strade tra di loro e con le volontarie dell’applicazione.

    Attraverso la funzione di videochiamata, l’applicazione cattura eventuali momenti o approcci indesiderati che possono essere registrati o essere usati come prova legale in seguito.

    Durante la videochiamata, appare inoltre un tasto che può essere premuto per collegarsi istantaneamente con le Forze dell’Ordine.

    Le videochiamate sono tutte geolocalizzate, e sono presenti informazioni sui Punti Viola e funzioni di allerta.

    L’applicazione è progettata per intimidare eventuali aggressori.

    Conseguenze

    Queste iniziative possono essere usate come arma contro violentatori, seduttori e gente che approccia per noia.

    L’approccio a freddo, con una diffusione capillare di tali strumenti, potrebbe diventare impraticabile.

    Inoltre, le denunce potrebbero aumentare a dismisura la popolazione carceraria italiana, già al collasso per sovraffollamento, e sporcare la fedina penale, precludendo posti di lavoro e aumentando la povertà e il rischio di ulteriori crimini per disperazione.

    Approfittando di fatto di un desiderio fondamentale delle donne per creare un vero e proprio stato di polizia, con ripercussioni fondamentali sulla libertà individuale.

    Morale

    Ogni volta che vedete una donna o una ragazza visibilmente con un cellulare e/o delle cuffie, state attenti, perché potrete essere registrati e le prove potrebbero essere usate contro di voi.

    Come già spiegato nel precedente articolo su Are We Dating the Same Guy, la seduzione nella vita reale non è un ambiente che tollera errori: uno solo e siete fuori.

    Vale la pena il rischio di approcciare una ragazza sconosciuta per strada?

  • Il “più grande esperimento sociale” in campo sentimentale: idea geniale o trovata di marketing?

    Sempre più single stanno mettendo nella bio di Instagram l’emoji di una pera: 🍐.

    Ma cosa vuol dire quella pera?

    È parte di una iniziativa, propugnata da una pagina Instagram (@biggestsocialexperiment) che ha voluto condurre – a loro dire – un esperimento sociale.

    Questo esperimento sociale è finalizzato a fare incontrare persone single e interessate nella vita reale, al di fuori delle dating app.

    All’apparenza, una idea geniale e che potrebbe cambiare il mondo. Ma in realtà, cosa si nasconde dietro questa campagna?

    Cosa si cela dietro questa iniziativa

    La pagina Instagram citata in precedenza vende in sostanza un solo prodotto, un anello.

    Inizialmente disponibile col solo colore verde chiaro (come appunto la pera dell’emoji) e poi anche col colore lilla, l’anello, che reca la scritta pear°, è venduto al prezzo di 23 euro circa.

    Indossare questo anello in pubblico, secondo la pagina, aiuterebbe i single a riconoscersi a colpo d’occhio tra di loro.

    Mentre l’anello verde chiaro è destinato ai single eterosessuali, quello lilla è orientato alle persone LGBTQ+ che vogliono incontrarsi.

    Le prime due “serie” di anelli sono già state spedite, all’inizio nei soli Regno Unito e Stati Uniti.

    Vale la pena?

    Una domanda sorge spontanea: indossare questo anello porterà davvero a un miglioramento in campo sentimentale?

    La risposta è: ni, non è ancora stato provato effettivamente.

    Inoltre, fare affidamento esclusivamente su un oggetto non è consigliato: bisogna anche impegnarsi ad affinare le proprie abilità sociali, migliorare la lettura del linguaggio del corpo (e saper riconoscere i segnali di interesse e di disinteresse) e cercare le persone in maniera pro-attiva.

    Gli indicatori non verbali come questo anello possono certo migliorare la situazione in caso di persone impacciate nel comunicare, ma potrebbero essere ignorati da chi non li riconosce.

    Inoltre, in particolare per le ragazze, indossarlo potrebbe far aumentare gli approcci in maniera indesiderata da parte di uomini con poca abilità sociale (più proni a commettere errori e offendere) e predatori.

    Quali sono le intenzioni reali?

    Non si esclude l’ipotesi che la pagina Instagram citata all’inizio dell’articolo potrebbe essere solamente un funnel per il suo shop.

    I commenti su tutti i post della pagina sono tutti disattivati, tipico di gente che non tollera dissensi.

    Lo shop dichiara che il ricavato sarà speso unicamente per ingrandire l’esperimento.

    La pagina contiene anche meme e repost di gente con il loro anello. Come del resto fanno alcune aziende che usano anche i meme e l’essere social per farsi marketing.

    Il che lascia pensare che questo anello potrebbe essere solamente una idea per fare soldi.

    Conclusioni

    Un semplice anello non basta per aumentare il proprio carisma.

    Tuttavia, ha le potenzialità di aumentare le opportunità sociali.

    Nella speranza che questo esperimento sia genuino, auguro a chi ci partecipa una soddisfacente vita offline.

    E ricordate: siete voi gli artefici del vostro destino.

  • Are We Dating The Same Guy, i gruppi Facebook che vogliono distruggere l’amore

    L’amore è oramai passato di moda. I pettegolezzi, il ghosting, e lo spezzare cuori per gioco non lo sono ancora.

    In questo modo, diverse donne amano prendersi gioco degli uomini rimasti illusi dell’amore.

    Quelle stesse donne che amano socializzare e scambiarsi nozioni, specie riguardo persone, in ambienti protetti tra persone dello stesso sesso.

    Perché il desiderio fondamentale di una donna non è quello di amare o di essere amata, ma quello di stare al sicuro, nella fattispecie in campo interpersonale.

    Per questo, serve un mezzo di comunicazione affidabile e privato, ma soprattutto popolare e frequentato.

    E qui entra in gioco uno dei più grandi social network al mondo, Facebook. Grazie alle sue funzionalità avanzate e alla popolarità del social è possibile creare gruppi privati dove vengono accettate sole donne, in particolare quelle della stessa area.

    Per questo si può parlare di gruppi, non di un solo gruppo. Questi gruppi, oramai diffusi a macchia d’olio negli Stati Uniti, ma presenti anche in Italia, hanno diversi fattori in comune: essere privati in modo che solo le donne dell’area possano richiedere di farne parte, essere territoriali (esiste un gruppo per ogni città o area), e chiamarsi allo stesso modo: appunto, “Are We Dating The Same Guy”, che in inglese vuol dire Stiamo con lo stesso tipo?.

    Sono iconiche anche le foto profilo di quei gruppi, due segni femminili con in mezzo un punto interrogativo che somiglia a un segno maschile.

    Il primo gruppo di essi è nato a New York, e nel giro di un anno sono già diventati 120.

    Cosa c’è dentro quei gruppi

    Siano A, B, C e D delle donne.

    A si vede con X, un uomo, gentile ma manipolatore e a volte maleducato.

    A racconta l’esperienza di X sul suo gruppo Are We Dating The Same Guys cittadino, parlandone spropositatamente male.

    B vede il post di A. In seguito, quando incontra X, rifiuta le sue avances e non prova neanche a farci amicizia.

    C posta nel suo gruppo il profilo dating di Y, un altro uomo.

    D vede il post di C. Ha incontrato Y in passato, e risponde al post con le sue “prove” del suo comportamento, anche in questo caso parlandone spropositatamente male.

    Con questo flusso di informazioni, le donne nel gruppo possono (in teoria) stare al sicuro da eventuali atti di violenza e sopruso.

    Il problema di fondo

    Quando viene pubblicato un post su uno dei gruppi, vengono diffusi anche molti dati personali come nome, indirizzi, foto, screenshot di chat private, e chi più ne ha più ne metta.

    Inoltre, gli uomini vengono falsamente accusati di cose che non hanno fatto o i loro gesti vengono interpretati in maniera esagerata.

    Questo gesto viene chiamato doxing ed è molto pericoloso in quanto espone a comportamento indesiderato, accuse false, minacce, insulti, bullismo, stalking e violenza fisica.

    Le conseguenze si vedono: danni non solo alla vita sentimentale, ma anche alla salute emotiva, alla carriera e alla reputazione per gli uomini identificati dentro quei gruppi, senza discorso o possibilità di difendersi.

    Il che porta ad opportunità sciupate, amicizie perse e nel peggiore dei casi la perdita del lavoro o danni permanenti alla propria vita.

    Inoltre, i veri tossici, se sanno di essere coinvolti in post dei gruppi, possono minacciare e doxare a loro volta.

    Insomma, tutto si ripercuote sugli uomini con personalità debole e con poche (o zero) amiche, che in questo modo non si possono difendere.

    Le reazioni dei coinvolti

    Secondo un articolo su PRLog, un gruppo di New York sta già prendendo azione contro i diversi gruppi, che ammontano a più di 20 mila persone tra i doxxer.

    Il loro obiettivo è farle pagare fino a 5000 dollari per incidente e 6 mesi di prigione, e incriminare i creatori e gli amministratori dei gruppi per aver creato intenzionalmente un ambiente ostile e diffamatorio.

    La loro speranza è di mandare un chiaro messaggio che il doxing, le molestie e le false accuse sono azioni che hanno gravi conseguenze.

    L’azione ha già ottenuto supporto significativo sia da uomini che da donne.

    Cosa puoi fare se sei un uomo

    L’amore tra uomo e donna è ancora possibile, ma con le determinate precauzioni.

    Tieni sempre un comportamento adeguato, sia dal vivo che in chat, e non concederti alcun errore. Un singolo errore e sei fottuto.

    Considera il fatto che la donna con cui ti stai vedendo sia una bugiarda cronica.

    NON chiederle se è in un gruppo Are We Dating The Same Guy: faresti danno solo a te stesso e daresti l’impressione di essere uno di loro.

    Confrontati con altri uomini, ma senza doxxare o confidare roba a soggetti tossici: non mettere il dito nella piaga.

    In definitiva, tieni sempre la guardia alta, soprattutto se sei una persona sensibile.

    E se hai notizia di essere stato diffamato, denuncia i colpevoli o partecipa a class-action come quella già citata sopra.

    Conclusioni

    Gli uomini, soprattutto quelli mentalmente deboli, sono sottoposti al giorno d’oggi a una gogna mediatica continua.

    E a sottoporli a questa gogna mediatica sono donne o mentalmente deboli (che si mettono a diffamare per difendere la loro reputazione), o astute manipolatrici.

    E in alcuni casi, le stesse donne ci rimettono, nel caso di uomini veramente violenti o manipolatori.

    Questo circolo vizioso di tossicità e di violenza psicologica può (e deve) essere spezzato agendo in modo consapevole e responsabile.

  • Discord potrebbe portare me (e altre persone fragili) alla morte

    Nota: questo articolo è relativo a un’altra mia identità online, e non è attinente al tema di Rinascita Sentimentale. Lo tengo qui solo per ragioni storiche.

    Scrivo questo dopo aver ricevuto una minaccia via e-mail, da un indirizzo provvisorio. Non immaginavo dovesse mai succedere, ma quello che può succedere, alla fine succede.

    Le ragioni

    Discord è monopolizzato da kid che violano i TOS solo per la loro età

    Avete mai parlato con l’utente medio di Discord? O è un pedofilo sotto copertura, o è una persona con gravi problemi sociali, o è un figlio di papà che non sa le buone maniere e ha già tutto pagato. I kid rientrano principalmente nella terza categoria.

    Loro comandano, pretendono di avere la supremazia su quello che in realtà è un mero mucchio di bit, raidano, nukkano e disturbano la quiete discordiana. E o la fanno franca, o se vengono bannati ritornano facilmente.

    Discord è pieno di criminali informatici

    Per parafrasare Carno 939, “da quando Discord esiste esistono i raid”, da quando esiste qualsiasi cosa esiste il marcio che c’è dentro.

    Criminali informatici, hacker, doxxer, eccetera usano Discord per comunicare perché non conoscono altra piattaforma che dà loro un apparente senso di sicurezza. Troppo facile quando sei dietro a un nome di fantasia.

    Inoltre, hanno strumenti per grabbare e appropriarsi dei dati e degli account altrui. E Discord è talmente insicuro da permettere tutto ciò.

    Discord è facile da ingannare

    Esiste la possibilità sia di fare segnalazioni false e ottenere risultati (io stesso sono vittima di massreport), sia di aggirare facilmente i blocchi imposti da Discord (ho visto diversa gente bannata ritornare con nuovi account), anche se entrambe le attività sono contro i ToS.

    La verità è che Discord non banna per tenere la community al sicuro, ma per adempiere a degli obblighi di legge e assicurarsi soldi dagli investitori, in modo da continuare a funzionare (oltre a incassare soldi dal Nitro, si finanzia attraverso partnership e vendite di dati).

    Discord ti spia

    I messaggi non sono crittografati (il che non è banale). Inoltre Discord vende i dati dei suoi utenti come sua fonte principale di guadagno. Gli admin di Discord spesso compiono abuso di potere e gaslighting, anche ai danni degli sviluppatori.

    Chiedono dati personali, che sia il tuo numero di telefono (eh no, non te la puoi cavare con un VoIP) o che sia il tuo documento (se hai dei bot verificati o se vuoi riottenere il tuo account dopo essere stato disattivato per essere minore).

    I social in generale sacrificano le vite della gente per qualche soldo in più

    Vi ricordate Molly Russell? Sì, proprio la ragazzina inglese morta qualche anno fa per quello che aveva visto su Instagram. Che lo ha spinto in una spirale sempre più profonda, dalla depressione all’autolesionismo al suicidio.

    I social network in generale sono camere eco, dove gli estremismi fioriscono e si diffondono (come la diatriba tra gruppi LGBTQ+ sempre più estremisti e esclusionari e sostenitori dell’alt-right sempre più razzisti e discriminatori).

    Inoltre, come evidenzia una ex impiegata di Meta, i social network avrebbero progettato i loro algoritmi per tenere incollati i suoi utenti ad essi, facendo soldi dai loro dati e dal loro tempo.

    Indiscriminatamente, senza distinzione.

    Chi sono gli SSA e perché sono pericolosi

    Takaso, Zakar, Flame, Tenkai, Insomnya, Athanathos, Headcrab, Loja, Monarch, Freeze, Lojacops. Poi Ketamine, Morphine, Phano, Reb, Tsuki. E probabilmente molti altri. Sono loro i membri noti degli SSA, gruppo di criminali informatici che controllano i S.E.S.S.O., AOS, Zakar Server, Kingdom of Hungary e Regno della Scienza.

    Degli Stati virtuali vi ho parlato in un post precedente. Loro sono molto legati ad essi.

    Tra le loro malefatte si annoverano doxxing, raid/nuke di server per divertimento o per vendetta, accesso senza consenso ad account di altri e prelievo da essi di informazioni personali (“grab”), estorsioni di immagini di autolesionismo e piccole somme di denaro, minacce, eccetera.

    Ho avuto a che fare per la prima volta con loro attraverso gli Stati virtuali, come ho detto nel post collegato. Ed è stato un crescendo di minacce e di richieste inconcepibili.

    Il futuro

    Il futuro che ci aspetta se continuiamo a usare Discord è molto inquietante e probabilmente totalitario.

    Penso che Element/Matrix sia una ottima alternativa (federata e decentralizzata) per messaggiare, e priva della tossicità tipica di Discord, anche se con un interfaccia poco intuitiva e poco diffusa nella community italiana.

    Inoltre Guilded e Revolt sono ottime alternative a Discord, più simili ad esso per l’interfaccia, ma del quale non so ancora le politiche effettive sulla privacy.

    Letture interessanti (in inglese)

  • Lo Stato di Yusurland e gli Stati Virtuali Discordiani

    Nota: questo articolo è relativo a un’altra mia identità online, e non è attinente al tema di Rinascita Sentimentale. Lo tengo qui solo per ragioni storiche.

    Con l’annuncio di un attacco a sorpresa il 15 aprile 2023 rivolto alla community di Yusurland, e perpetrato dagli Stati Virtuali uniti, e nel contempo del ban del proprietario Yusur da DST, server autoproclamatosi “anti-raid”, con le accuse di essere affiliato a coloro che in realtà sono loro stessi nemici, e del depex di Sir Ropentiumal dalla famigerata Community Anti TikTok, abbiamo un quadro delle cose veramente fottuto.

    L’analisi delle cause

    Dopo il ban di Stekty il 15 gennaio 2023, l’UKS, sorta di ONU degli Stati virtuali, è rimasta senza owner. Sir Ropentiumal ha creato l’ONUD al suo posto. Quel giorno sono stato bullizzato pesantemente sulla chat dell’ONUD. Così, ho deciso di dimettermi dal ruolo di Presidente della Repubblica Nassiryota, il mio stato virtuale (che ribadisco essere stato l’unico democratico in una valanga di dittature).

    Tuttavia, il 19 gennaio 2023 ho deciso di cambiare identità e rientrare nell’ONUD, con un nuovo nome per il mio Stato virtuale.

    Grazie all’ONUD, il giorno seguente sono entrato in un server dell’ONUD, il Regno Libero di Drughia. Li erano presenti 2 agenti dei S.E.S.S.O., Ketamine e Morphine. Io mi sono messo a spammare roba di Hello Kitty assieme a loro due, e sono stato messo nella loro prigione.

    Ho creato un gruppo assieme alle due agenti, chiamato “Comitato Liberazione Drughia”. Loro hanno subito aggiunto gente a loro vicina, come Flame.

    Flame ha preso a bullizzarmi pure lui, testando le mie capacità informatiche e deridendomi per i risultati.

    Poi è accaduto il fattaccio.

    Come ben sapete, il 22 gennaio 2023 mi sono dichiarato colpevole di un nuke effettuato dai S.E.S.S.O., non sapendo che stavo difendendo la disperazione nella sua forma più pura.

    Immediatamente è scoppiato il caos punitivo contro di me. Io, per cercare di imporre il mio potere (che non ho) e farli pentire ho annunciato controsanzioni, e bloccato in scrittura gli account di membri ONUD per un mese sul sito di Città del Dank, che amministro. Loro sono partiti con le punizioni: hanno commissionato Marcia col vandalismo di Città del Dank, e Elxes degli EXE con il mio nuke. Ropentiumal ha creato Wikicord in risposta alle controsanzioni.

    Laurents mi ha scritto. Io gli ho confessato tutto, dell’esistenza di un codominio tra me e Carno 939; mi ha accusato nel suo server di “nuke immotivati, spionaggio di Lauria per conto di Carno e donazioni di server a Carno”, terminando con “Fidarsi è bene, Non Fidarsi è meglio” e con la mia espulsione dall’Asse Torrona, la loro alleanza anti-raider. Ha mandato contro di me quasi tutti i “socialisti” discordiani che conoscevo.

    Dopo di ciò, ha diffuso gli screenshot della mia chat e questi sono arrivati ai DST, che mi hanno messo alle strette. Gli ho detto di essermi pentito e mi hanno risparmiato per circa 3 mesi, fino a quando non si sono messi a massbannare dal loro server diverse persone correlate con gli Stati virtuali, me e Sir Ropentiumal compreso.

    Yusurland è nata il 24 gennaio 2023 anche grazie a Elxes e Gabry dei DST, come nuova community da zero, dopo che ho deciso di affidare l’ex server della Repubblica Nassiryota a Bombergiovy, che lo amministra ancora.

    Il 14 febbraio 2023 ho creato un server dating chiamato “Repubblica di San Valentino”. Ketamine era una dei pochi utenti. Ho inoltre condiviso dettagli intimi in chat con Ketamine, quali nome vero e volto.

    Il 19 febbraio 2023 Ketamine e Morphine hanno nukkato il server della Repubblica di San Valentino. Sono riuscito a fermare il nuke, il che mi ha portato a fare una proposta a Ketamine: le regalavo 1 mese di Nitro, ma dichiaravo guerra agli AOS. Lei ha accettato.

    Flame mi ha subito scritto dicendo che “non sarei durato più di mezzo secondo”. Il giorno dopo, mi ha comunicato che aveva verificato tramite OSINT la veridicità della foto. Mi ha di nuovo minacciato, chiedendo l’owner di Yusurland. Ho rifiutato, ovviamente.

    Il 22 febbraio 2023, sono stato grabbato da Flame dei S.E.S.S.O. (probabilmente con l’aiuto di Takaso). A provocare il grab è stata la dichiarazione di guerra fatta a loro. Avevano pure la foto della mia faccia e il mio nome, che avevo confidato a uno di loro (Ketamine) per fare amicizia, senza capire che avrebbero girato tutto a dei doxxer. Non so se effettivamente sono stato doxxato, ma un utente straniero che era infiltrato nei server degli AOS ha visto il mio screenshot della storia di Instagram e mi ha contattato li, dicendo che “non avrebbe potuto aiutare ma che gli dispiaceva”. Ciò mi ha portato a cambiare account Discord.

    Sono stato minacciato di grab di nuovo il 19 marzo 2023 (mentre ero camuffato da Lubiana_11037), subito dopo essere stato bannato da TakaLock per spiare e cercare di indagare sugli AOS. Fino a poco prima conversavo con uno di loro (sempre Flame) in un server a tema Danganronpa creato da me.

    Il 25 marzo 2023 ho iniziato a sviluppare Ikusaba Mukuro, il bot che dovrebbe servire come bot di sicurezza e divertimento per le mie community. Dentro il codice del bot, ho creato il file badusers.txt con gli ID dei membri AOS.

    Il 1º aprile 2023 Ropentiumal ha aperto Wikicord su Miraheze.

    Il 14 aprile 2023, ho avuto un incontro ravvicinato con Venjev, raider morto da tempo e che credevamo essere IP bannato.

    Il 15 aprile 2023, poco dopo l’una di notte, Gabry ha bannato me e altre personalità degli Stati virtuali dal server Destroyer Team, ed è uscito da Yusurland, accusandomi di essere Karniano, proprio come Laurents mi aveva accusato 3 mesi prima. È stato bannato pure Ropentiumal, che è stato inoltre depexato dalla Community Anti TikTok e accusato dai DST stessi di favoreggiare gli Stati virtuali con il suo sito Wikicord.

    Alle 15:00 dello stesso giorno, Carno 939 mi ha minacciato, dicendo che “mancavano 3 ore alla mia fine”.

    Nel contempo, uno degli S.S.A. (gruppo che non avevo mai sentito) mi ha scritto dicendo che gli Stati Virtuali stavano organizzando un attacco contro di me, e che “mi voleva aiutare”. Mi ha inoltre spiegato che i DST sono individualisti, e che mi hanno usato. Io ho ignorato la sua richiesta.

    Aggiornamento 17 aprile 2023: si è scoperto che il membro degli S.S.A. che mi ha scritto in realtà è Insomnya, altro membro dei S.E.S.S.O.. Inoltre, Flame mi ha scritto di nuovo. Ho prontamente bannato e bloccato entrambi.

    Aggiornamento 22 aprile 2023: I S.E.S.S.O. controllano: SSA, AOS, Kingdom of Hungary, Regno della Scienza e Zakar Server. Dunque gli SSA sono correlati con gli AOS. Inoltre, l’account col quale sono stato scritto è passato in mano a Zakar.

    Yusur

    Le forze schierate

    Contro Yusurland

    1. Carno 939 e la RSK
    2. Stekty (forse)
    3. Gli SSA (probabilmente commissionati del mio nuke)
    4. Dst
    5. Laurents e Lauria
    6. AOS e S.E.S.S.O.

    Morale

    Gli Stati virtuali e le ideologie discordiane sono un cumulo di menzogne.

    Il socialismo non è per la giustizia sociale. Il fascismo è una piaga che dilaga. Per non parlare delle ideologie derivate da Danganronpa, e che i S.E.S.S.O. professano. Quelle sono le peggio, e butteranno il mondo nel caos.

    Originariamente pubblicato sul nostro Guilded